Fachiri o cosa?
Per i carboni ardenti non c'e' trucco: se la camminata non supera tot metri e NON CI SI FERMA MAI non ci si scotta. E' un principio scientifico: sembra assurdo ma il carbone è isolante e per un pò protegge la pianta del piede dalle ustioni. Si deve avere fede, perché se ci si fa prendere dalla paura ci si ferma o si rallenta o si accelera troppo ed allora sì che arrivano le ustioni. Per questo ci vuole una certa preparazione curata da un esperto. La camminata sui carboni ardenti viene usata infatti sia per dare fiducia in se stessi (posso farlo, posso vincere le mie paure) sia da pseudosantoni che, spacciandolo per miracolo, vogliono aumentare la fiducia dei credenti nel santone stesso. La camminata scalza sulla pizza bollente l'ha fatta anni fa Beppe Grillo per prendere in giro Mino D'Amato (ribattezzato Mino D'Amianto) che cammino' in diretta sui carboni ardenti. La camminata scalza sull'asfalto bollente ustiona e basta. Ho posato il piede nudo per meno di un secondo su un marciapiede asfaltato e rovente (erano circa le 14) e mi sono ustionato come se l'avessi posato su un ferro da stiro. Sui marciapiedi in pietra e sui sanpietrini (sconnessioni spaccaossa a parte) nessun problema, anzi un piacevole calore che rimane per qualche ora dopo il tramonto. C' è una spiegazione scientifica legata al diverso modo di accumulare e trasmettere il calore da parte dei vari materiali: non a caso alla Mecca il piazzale della Grande Moschea, che deve essere attraversato a piedi nudi anche sotto il sole più cocente, è in marmo di Carrara per evitare le suddette ustioni.
REI
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