Nato in provincia di Campobasso, Franco Malanga ha vissuto e studiato in varie città d’Italia e, provenendo da Perugia, ove ha completato gli studi, si è poi trasferito a La Spezia per motivi di lavoro. È sempre rimasto legato alla letteratura ed ai suoi "hobby" (la pittura, la poesia e lo scrivere in genere). È risultato vincitore del 1° premio "Poeti della Rocca" di Castelnuovo Garfagnana con "Libro inedito"; 1º Premio Speciale "S. Marco", città di Venezia; secondi e terzi premi in moltissimi concorsi letterari. Ha pubblicato due libri: "Verità e Fantasia" (Casa Editrice Lineacultura) e "Parole, forse musica" (Casa Editrice La Versiliana). È in corso di allestimento un terzo libro, che comprenderà poesie e racconti.Note critiche: Franco Malanga, soprattutto in "A piedi nudi", crea versi di alto lirismo, dove le parole diventano carne, sangue, muscoli. Con questa sua grande capacità di amare, il poeta scuote veramente l’anima del lettore.
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A piedi nudi
A piedi nudi ricalcherò le tue orme, per ricevere la sensazione del tuo calore; A piedi nudi ti seguirò nell’ombra per paura che altri possano vedermi; e..., a piedi nudi discenderò, assieme a te, in silenzio... gli ultimi gradini della mia esistenza, e..., nel degrado tortuoso di questa infinita discesa, tu mi lascerai solo la scia del tuo sapore! Un sapore di gioie, di dolore, di amarezza, un sapore di attese,... di privazioni amorose! Vorrei raggiungerti, vorrei prenderti per mano! eh!..., vorrei, a piedi nudi, calcare assieme, per un solo istante, questa nostra vita!
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Una strada difficile
Una strada difficile Viaggerò nel deserto, nel Tuo deserto, solo con la mia mente…, Mio Dio!
Viaggerò solo, stanco, solo con i miei ricordi di peccatore e vorrei sentire anch’Io il peso del mondo sulle mie spalle!
Quasi pellegrino immaginario di uno strano futuro che mi attende… forse, col mio pesante andare nel tuo deserto…, capirò la vita…, … la mia vita… e quella degli altri.
A piedi nudi, sulla sabbia arsa del Tuo deserto soffrirò la sconfitta della mia vita; e vorrei anche soffrire tutte le sconfitte della vita di chi mi è stato caro!
Sarà dunque un lungo viaggio, … silenzioso…, amaro, sofferto e anche voluto!
Non so perché…, ma la immagine che intravedo di me…, solo,… viandante dell’ultimo deserto…, forse, riconduce la mia incerta fede verso una luce… della quale ho ancora, inconsciamente, paura…!
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