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Sono nata nel 1957 in Belgio. E dal 1994 vivo in Danimarca. Ho studiato all'Universitá de L'Aquila e di Trieste (Lingue e letteratura straniera). Gli studi universitari, cominciati da adultissima, non li ho mai finiti. In compenso ho un paio di diplomi che non utilizzo. Coltivo la creativitá, e mi piace condividerla, nel mondo fisico e in quello virtuale, con quelli/e che amano altrettanto la parola, il colore, la nota. Mi piace la poesia, in ogni caso la parola scritta. Ogni tanto ho pubblicato in qualche antologia collettiva. Per quanto riguarda la vita scalza non ho molto da confessare a parte il fatto che mi piace camminare a piedi nudi e che ho cominciato a farlo quotidianamente in Danimarca - ma soltanto a casa e sui prati. - In Italia camminavo a piedi nudi solo sulla spiaggia, d'estate. Personalmente uso ancora le scarpe piú del necessario. Quindi ogni tanto visito il sito più che altro per sognare e avere conferme... e per morire d'invidia! Mi piacciono le persone visionare, piene di fantasie, forti, coraggiose, (anche per dire che si ha paura ci vuole coraggio), quelle che vanno controcorrente non per spirito di contraddizione o per esibizionismo ma per convinzione. A volte é piú rivoluzionaria la strada meno vistosa e meno chiassosa. Altre volte é necessario dire e fare se si vuole occupare il proprio posto nel mondo. |
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Donne, eros... ed altre donne
In mezzo alla stanza sulla poltrona sdrucita tra le gambe ti adagio e ti suono - mia arpa - per un sommesso concerto pomeridiano.
Un fascio di luce solare illumina polveroso i nostri piedi nudi.
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Quando l'amore non basta
La storia di due donne innamorate e degli ostacoli che alla fine hanno impedito il loro amore lesbico, diventa la rappresentazione universale della stessa tensione e delle stesse ferite che si possono ritrovare in migliaia di altre storie segnate dalle etichette e dalle classificazioni che, esagerando spesso, sono chiamate valori e sani principi ma, al fondo, si rivelano stereotipi che impediscono la crescita naturale dell'individuo e il corso spontaneo di un sentimento, un talento o una visione politica.
Scritto con punte di lirismo toccante e con precisione affilata negli affondi “ideologici” sulla tematica delle relazioni tra donne, questo è un romanzo su un amore mancato e sul rimpianto inammissibile, sulle interferenze esterne che a volte annullano gli istinti e i bisogni naturali e sull’importanza di chiedere scusa – anche se tardivamente – a chi ha pagato il prezzo delle nostre rinunce pareggiando i conti con il proprio coraggio. Dalla prefazione di Grazia Verasani"
Siamo una variante della natura, come i biondi, gli alti, i rossi, i bassi. Non un difetto. E siamo ovunque, in tutte le razze, in ambedue i sessi, in ogni ambiente sociale e culturale. In ogni paese. Dentro ogni religione, sia chiaro! Gli scienziati hanno studiato il fenomeno negli animali da più di vent’anni e ormai non possono più ignorare che ogni specie di animale sulla Terra ha comportamenti omosessuali: che non si dica più ‘‘non è naturale!’’. Ma certo, dato che le Sacre Scritture dicono tutt’altro, chi osa contraddirle? Si ha paura di finire bruciati vivi, di finire lapidati, in Occidente ormai soltanto metaforicamente, ma in certi altri paesi letteralmente, se si contraddice ‘‘la parola di Dio’’. Ma la cosiddetta parola di Dio è invece più precisamente, più spesso, la parola delle Chiese, dei patriarchi storici, dei teologi, delle religioni, delle istituzioni religiose, non di Dio." |