Un pizzico di internazionalità
Per camminare scalzi basta non "vestire i piedi" e mettere un piede avanti all’altro. E’ così in tutto il mondo, ma lo scalzismo si esprime dappertutto allo stesso modo? Beh, no. Noi italiani possiamo scegliere di andare scalzi, a piedi scalzi, a piedi nudi, oppure usare l’espressione "a piede libero" in virgolette, appunto, per dare enfasi all’assenza di calzature. Nei siti dedicati al barefooting si leggono anche molte espressioni coniate dai postanti. Io uso volentieri la formula "camminare sulle suole naturali", o le "scarpe di pelle umana" su ispirazione delle antiche kenningar norrene (= uso di due termini per indicarne uno solo). Le persone di madrelingua tedesca hanno termini diversi per dire scalzo. I teteski di Cermania vanno barfuß o barfüßig, gli austriaci preferiscono in prima istanza il termine bloßfüßig, mentre in Svizzera il termine cambia addirittura di cantone in cantone: Paoletta, italiana d’origine e zurighese d’adozione, ci insegna che a Zurigo si usa il termine barfuss o barfüssig come in Germania (scrivendolo comunque con la doppia "S" al posto del segno ß, che si legge comunque come una doppia "S"), mentre nella Svizzera orientale dicono nacktfüssig. Vi sono le espressioni mit nackten/bloßen Füssen, che in italiano significano coi piedi nudi/scalzi. Per ironia della sorte, la lingua più internazionale del mondo, l’inglese, non ha tanta varietà di termini. Andrea D., competente conoscitore dell’ inglese ha affermato che la forma "barefoot" per "scalzo" è la più comune, ma di aver trovato anche "barefooted" e, ne "Il Signore degli anelli" l’espressione "unshod" (lett.: non calzato), una forma alquanto aulica per indicare che i protagonisti di un incontro sul prato andavano senza scarpe. ("they walked unshod"). _______________________________________________Tiziana & co. . .
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