A Roma
da Paolo
Venerdì 24 maggio
C'è stato!
Paolo si era preoccupato di dover incontrare i soliti tre gatti. Ebbene, diciotto piedi scalzi (nove paia) hanno devastato il sacro suolo dell'Urbe; non male, proprio. Un percorso che si è snodato per più di 5 km, a cui hanno partecipato Paolo, Rei, Elan e signora, Grand Choeur e altri di cui non ricordo il nome (le presentazioni sono fugaci, purtroppo), io e mia moglie Rita (John & Jane) e una simpaticissima pazzerella di nome Barbara. Dal Colosseo fino a piazza Navona, Campo de' Fiori e dintorni; ritorno verso via Cavour e pranzo; commiato con Paolo e Rei in via dei Serpenti. Ma noi, Elan, Fulvia e Grand Choeur ancora non ne avevamo abbastanza: siamo tornati a Campo de' Fiori e abbiamo girato in lungo e in largo nei dintorni. Sembravamo una processione di penitenti: niente sguardi ostili o malevoli, solo occhiate distratte. Io, Elan e Grand Choeur -che nella vita di tutti i giorni, si chiama Michele- ce ne stavamo seduti a un bar sulla piazzetta di largo dei Librari mentre Fulvia e Rita saccheggiavano le botteghe di via dei Giubbonari; a un certo punto Michele mi fa:
"O te tu 'un ti sei accorto che 'un ci ha hahato nessuno?"
Si, ho risposto. Ma non era del tutto vero: passando per corso Vittorio, prima di svoltare per corso Rinascimento, un tizio sulla soglia di una bottega ebbe a ridire sui piedi scalzi di mia moglie; Rita non è una tipa che si fa passare la mosca sotto il naso e gli ha risposto per le rime. Ed è finita lì. Ah, un'altra cosa carina: al Colosseo abbiamo suscitato un estremo interesse presso i turisti giapponesi; ci hanno fotografato in lungo e in largo e e si porteranno in patria innumerevoli scatti di esemplari di italiani selvaggi!
Tanto per concludere, dopo i cinque chilometri canonici, Fulvia e Rita si sono ricalzate; ma io e Guido (ho rifatto il percorso su earth) ci siamo fatti buoni dodici km a piedi nudi.
I piedi neri salutano devoti, e alla prossima (che spero imminente).
Gianc.
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Bellissima esperienza. Mi sono meravigliato di me stesso per la quantità di chilometri percorsi (pensavo fossero una decina, ma sentendo il racconto di J&J, forse i miei sono anche una quindicina), anche su fondi caldissimi. Ad un certo punto ho incominciato ad avvertire un fastidio sotto gli avampiedi ed ho pensato che mi fossero venute delle bolle. Invece, poi, a casa ho controllato e non c'è nulla. Forse è la pelle solo un po' scottata. Oggi non ho quasi più nulla. Piuttosto, spero che Fulvia, che non ci è abituata, non abbia avuto problemi più seri. Comunque, piano piano, un po' per volta, se lo vorrà, si farà le suole anche lei. Elan, ragguagliaci: come sta?
E poi, senza nulla togliere a nessuno degli altri, una persona che mi è rimasta veramente nel cuore è proprio Barbara (ehi, non pensate male: lo so che è già fidanzata!). Secondo me è una ragazza d'oro, effettivamente un po' matta (anche un po' tanto) ma caparbia e coraggiosa e proprio con questa felice pazzia e la sua semplicità sono convinto che farà grandi cose.
Alla prossima!
Grand Choeur
(Michele)
Mi stavo preparando a scrivere su Roma e Milano ma, Giancarlo e Michele mi hanno risparmiato un po' di fatica e ne avevo accumulata tanta ...
Su Roma avete detto molto bene e aggiungo solo che sia il clima atmosferico ma sopratutto quello creatosi fra noi, erano davvero ottimi.
Un saluto ed un grazie a Gianfranco e Barbara (la globetrotter scalza); mi ha fatto piacere incontrarvi anche se imprevisti e imprevedibili. Mi auguro di ritrovarvi tutti le prossime volte e che il gruppo diventi sempre più numeroso; lo meritate e lo merita Roma.
La mia giornata è continuata con tre ore di Frecciarossa per Milano dove è proseguita con l'incontro dei soliti e anche di nuovi amici.
Alle prossime!!
(bfpaul)